Itinerario Gaeta
GAETA: città antichissima tanto che, secondo la leggenda, il suo nome deriva dalla nutrice di Enea. L’immaginario collettivo, spesso, la colloca in mezzo al mare facendone un’isola per via del famoso carcere militare. Gaeta non è un’isola ma una penisola splendidamente adagiata sul mare.
E’ anche una città ricca di storia: ducato autonomo nonché gloriosa Repubblica marinara, inglobata poi nel Regno borbonico di cui sarà ultimo baluardo prima dell’Unità d’Italia.
Numerosi gli itinerari di visita: il Santuario della Montagna Spaccata, celebre per la miracolosa spaccatura; la città vecchia con le sue porte e le sue chiese che oltre ad essere importanti luoghi di culto, sono piccole pinacoteche; il museo diocesano che rappresenta la più grande raccolta di arte di tutto il Lazio sud; il percorso storico naturalistico di Monte Orlando dove tra la macchia mediterranea e le falesie spuntano le polveriere e le batterie di epoca borbonica.
Si può inoltre vedere Gaeta dal mare: comode ma non troppo grandi imbarcazioni permettono di fare il giro delle 7 spiagge, dell’oasi blu e di vedere il promontorio con spettacolari spaccature a picco sul mare.
ITINERARIO CLASSICO
Visita al Santuario della Montagna Spaccata celebre per la miracolosa spaccatura e alla grotta del Turco. Proseguimento per il centro storico: le antiche porte, il Santuario dell’Annunziata con l’annessa grotta d'oro, il castello angioino-aragonese (esterno), il duomo con il suo affascinante campanile.
ITINERARIO STORICO-NATURALISTICO
Passeggiata a piedi sul promontorio di Monte Orlando (Parco Regionale Riviera di Ulisse): la Montagna Spaccata, la macchia mediterranea, le falesie a picco sul mare, le batterie e le polveriere borboniche, il mausoleo di L. Munazio Planco.
ITINERARIO ARTISTICO
Il centro storico con il museo diocesano: opere di artisti vari tra cui Luca Giordano, Quentin Metsys, Francesco Solimena e lo Stendardo di Lepanto; rarissimi Exultet di scuola beneventana; libri corali.